IL CICLO VITALE DELLA FAMIGLIA
i passaggi critici
Ogni famiglia ha una sua vita in divenire che si snoda attraverso vari passaggi che ne compongono la storia evolutiva.
Dalla fase iniziale in cui due persone si scelgono e decidono poi di dare vita ad una coppia stabile, unendosi in matrimonio o convivendo stabilmente, continuando attraverso le varie tappe evolutive che contraddistinguono il "ciclo vitale della famiglia".
Queste tappe evolutive sono segnate da particolari eventi che riguardano principalmente l'ingresso , l'aggiunta o l'uscita, la perdita di un componente (ad esempio la nascita di un figlio, nel primo caso- l'uscita di casa dei figli per una vita propria o il decesso di un suo componente nel secondo).
Eventi critici normativi come quelli descritti o anche imprevisti (incidenti, malattie ecc) che la famiglia si trova a dover improvvisamente affrontare sono in grado di minacciare l'equilbrio famigliare.
Anche eventi più sfumati nel tempo come ad esempio l'adolescenza dei figli,sono un punto critico del ciclo vitale in grado di mettere la famiglia alla prova.
La famiglia si trova dunqe a dover mettere in campo ogni risorsa disponibile per superare tali criticità, raggiungere un nuovo soddisfacente equilibrio per passare poi a una fase successiva del ciclo vitale.
A volte però questo processo si "incaglia". Il nucleo può non riuscire a disporre delle risorse necessarie ad affrontare i necessari cambiamenti che l'evento comporta e a conquistare un nuovo equilibrio funzionale al benessere di tutti i suoi membri.
La temporanea crisi provocata dalla criticità perdura e si aggrava e si resta bloccati in un'impasse nella quale possono manifestarsi sintomi in uno dei membri o/e elevata conflittualità.
E' quindi particolarmente intorno ai passaggi cruciali del ciclo vitale, anche quelli motivo di felicità come la nascita di un figlio o a particolari avvenimenti critici, che nella famiglia possono manifestarsi difficoltà, conflittualità intensa, disagi o sintomi. Questi ultimi sono in genere a carico di uno dei suoi componenti che raccoglie su sé il disagio di tutti.
I sintomi e ogni disagio in essere costituiscono un "campanello d'allarme" che segnalano alla famiglia la necessità di un cambiamento relativo a un suo equilibrio disfunzionale che non può più reggere.
Le soluzioni messe in atto per risolvere la crisi non hanno funzionato e tendono a ripetersi in modo inefficace, portando a una cronicizzazione delle difficoltà e a un progressivo peggioramento della situazione.
Ecco che allora ha senso rivolgersi ad uno specialista come lo psicologo/psicoterapeuta ad orientamento sistemico-relazionale, l'approccio di elezione quando le difficoltà riguardano la famiglia o quando quelle di uno dei suoi membri si riverberano sull'intero nucleo.
La terapia è volta alla risoluzione della crisi, dei sintomi e dei disagi in atto e al raggiungimento di un nuovo funzionale equilibrio attraverso l'attivazione delle risorse e potenzialità della famiglia.