Possono essere davvero molte le situazioni della vita che ci causano emozioni negative, tensione, sofferenza, malessere psicologico.
Le incontriamo in ogni contesto: familiare, lavorativo, sociale.
Difficoltà di relazione con il proprio coniuge, problematiche relativi ai figli (rapporto con loro, comportamento, educazione, percorso scolastico, fasi della crescita, svincolo ecc.) o eventi critici e dolorosi come la separazione, il divorzio, la malattia o la perdita di una persona cara.
Anche criticità nei contesti lavorativi e sociali (cambiamento di lavoro, licenziamento, difficoltà di relazione con i colleghi o i superiori, mansioni poco adatte alla propria professionalità, cambiamento di casa, di luogo di vita, cambiamento di status sociale, ecc.) sono fonte di malessere e di sentimenti dolorosi.
Le distinzioni tra i vari contesti sono comunque forzose, poiché se è vero che spesso il disagio iniziale è riferibile ad uno solo di essi, succede che esso possa connotare in negativo anche gli altri.
Sentimenti negativi come profonda incertezza, inadeguatezza, impotenza, vergogna, colpa, inutilità, tristezza, rabbia, rancore, paura, richiedono di utilizzare ogni nostra risorsa interiore per essere affrontati in modo efficace, così come la stessa capacità è richiesta in merito a decisioni da prendere per risolvere lo stato di disagio o di difficoltà.
Ma tanto più questi stati emotivi dolorosi premono e invadono il nostro pensiero, tanto più affossano le nostre risorse, le nostre capacità critiche, le nostre possibilità di gestirli in modo adeguato e di trovare soluzioni idonee per ritrovare la serenità. E' come se vedessimo un solo sentiero percorribile o fosse tutto annebbiato e può accadere che tali stati emotivi provochino sintomi di natura psichica o psicosomatica.
Per questo è bene non trascinare nel tempo gli stati di disagio psicologico e rivolgersi allo Psicologo.
Attraverso il suo intervento, ci viene data la possibilità di vedere oltre, di comprendere il nostro disagio, di trovare modi nuovi per affrontare le situazioni e ci viene indicato, quando necessario, un percorso da seguire utile a recuperare il nostro benessere.
Le attività dello psicologo sono finalizzate, inoltre, alla prevenzione del rischio psicologico, sia per il singolo che per la comunità, e al miglioramento della qualità del benessere psicologico.
CHI E' LO PSICOLOGO
Lo Psicologo è laureato in Psicologia (laurea magistrale), abilitato alla professione attraverso l'esame di Stato e per esercitare deve essere iscritto all'Ordine degli Psicologi (sezione A) della regione di appartenenza.
E' l'esperto competente del benessere psicologico delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali, delle comunità. Può occuparsi di diagnosi, sostegno, abilitazione, riabilitazione, attività didattiche, di ricerca e di sperimentazione.
Nello svolgere la professione, usa strumenti e tecniche proprie della psicologia.
In breve e in linea molto generale, lo psicologo si occupa dei comportamenti degli individui e dei dinamismi psichici ad essi sottostanti, del rapporto individuo-ambiente e dei processi mentali che li sottendono.
Fra i suoi strumenti di lavoro: l'ascolto empatico, il colloquio, il dialogo, l'osservazione diretta. In determinati casi usa strumenti standardizzati come test psicologici, interviste e questionari.
Non è medico e quindi non prescrive farmaci.
Se lo psicologo è anche psicoterapeuta può esercitare la psicoterapia.
Il primo passo per chi sente la necessità di rivolgersi ad uno psicologo è quello di chiedere una consulenza al fine di ricevere un parere competente in merito al proprio bisogno.