L'adolescenza è la fase nella quale avviene il passaggio dall'infanzia all'età adulta. Ha inizio intorno ai 10-11 anni (preadolescenza) e il suo termine è difficile da precisare, in quanto, oltre alle variabili soggettive. incidono anche quelle socio-economiche. Attualmente assistiamo spesso ad adolescenze protratte proprio in virtù di fattori socio-economici che non favoriscono lo svincolo tempestivo dalla famiglia di origine.
I CAMBIAMENTI DELL'ADOLESCENTE
Le molte e rapide trasformazioni che avvengono a livello fisico, fisiologico e psicologico, fanno dell'adolescenza un periodo particolarmente complesso che porterà l'adolescente ad acquisire un'identità adulta, ad avere una vita autonoma e un proprio progetto di vita al di fuori della propria famiglia. Questi processi maturativi agiscono congiuntamente determinando, anche sul piano comportamentale, vistosi cambiamenti non sempre facili da comprendere.
Sul piano fisico e fisiologico l'adolescente è alle prese con la tempesta ormonale che muterà rapidamente il suo corpo e che lo condurrà alla maturazione sessuale. Sul piano psichico, in merito alle funzioni cognitive, avviene il passaggio dal pensiero concreto a quello formale. Si sviluppano nuove raffinate capacità mentali come quella di ragionare per ipotesi astratte e di riflettere sul proprio pensiero. Lo svluppo affettivo e quello relazionale, vedono il giovane impegnato a rapportarsi e confrontarsi con i coetanei, a far parte di un gruppo, a modificare la relazione con i genitori e gli adulti di riferimento, a cercare un possibile partner.
Alla conquista dell'autonomia e alla ricerca di un'identità stabile, l'adolescente, non più bambino e non ancora adulto, sente la necessità di sperimentarsi per crescere. Sul piano comportamentale manifesterà così vistosi cambiamenti e atteggiamenti non sempre facili da comprendere, legati al continuum maturativo e al grado di organizzazione del sistema familiare, in vista del completamento della propria individuazione affettiva.
IL COMPORTAMENTO IN ADOLESCENZA
Si avrà così un comportamento caratterizzato dalla ricerca di fonti esterne di confronto e identificazione - il gruppo dei pari - e il conseguente aumento del tempo trascorso fuori casa, un atteggiamento a volte critico, contestatore, oppositivo, sfidante, nei confronti dei genitori e delle figure adulte di riferimento e la compresenza di atteggiamenti che segnalano, ancora e comunque, il bisogno di riferirsi e appartenere al nucleo familiare, (tenendo comunque presente che ogni individuo è a sé e delle differenti modulazioni secondo l'età, la storia personale e familiare).
In particolare, la relazione con i genitori cambia e assume, in un continuum temporale, nuove connotazioni già in parte descritte, funzionali alla preparazione del futuro svincolo dalla famiglia (uscita di casa per una vita propria). Si tratta di un periodo non facile e faticoso, che non di rado mette la famiglia a dura prova ed esige lo stabilirsi di nuovi equilibri.
La multiformità dei comportamenti dell'adolescente giustifica spesso la difficoltà per i genitori nel distinguere tra un comportamento che desta preoccupazione, ma che che fa comunque parte di un percorso per così dire "in sintonia" con la crescita - ed un altro che segnala, invece, la presenza di un disagio e che richiede l'intervento di un esperto.
Un ruolo importante, oltre a quello dei genitori, è rivestito dalla scuola, in quanto oltre alla funzione didattica svolge un importante ruolo educativo e socializzante. L'abbandono scolastico è per questo da scoraggiare e, di fronte ad un atteggiamento conflittuale o di disinteresse nei confronti della scuola da parte dell'adolescente, i genitori dovrebbero indagarne i motivi.LinkClick.aspx
Il contesto familiare ha comunque un'importanza determinante nel percorso di crescita. Infatti la qualità e le modalità delle relazioni familiari, il clima emotivo che permeano la famiglia, sono fattori che influenzano in modo importante il percorso evolutivo dell'adolescente. Relazioni familiari disturbate o problematiche, rappresentano un fattore di rischio che non deve essere sottovalutato.
I DISAGI PSICOLOGICI IN ADOLESCENZA
I disagi psicologici dell' adolescenza, meritano trattazioni specifiche a parte. Tuttavia, in breve, i più frequenti possono essere di tipo nevrotico, spesso emergono a livello psicosomatico o comportamentale.
Di fronte a un disagio adolescenziale è opportuno rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta per un consulto finalizzato a una valutazione attenta e, quando necessario, un trattamento psicoterapeutico che prevede, in genere, una presa in carico familiare.
La terapia familiare ad orientamento sistemico-relazionale è quindi un'opzione molto indicata per i disturbi in adolescenza.